
L’ipnosi è una procedura in cui il paziente sperimenta cambiamenti a livello di sensazioni, percezioni, pensieri e comportamento. Il tutto ha inizio tramite una procedura di induzione che include suggestioni di rilassamento, benessere e calma.
L’Ipnosi Erikcsoniana
Secondo Milton Hyland Erickson, il famoso psichiatra fondatore dell’ipnosi moderna o Ericksoniana, l’ipnosi è una naturale condizione che si verifica spontaneamente nei diversi momenti della quotidianità. Interessandosi ai metodi naturalistici Erickson arrivò ad utilizzare l’ipnosi in modo creativo, attraverso un particolare stile comunicativo associato ad una “situazione comunicativa relazionale” (Haley, 1976.Terapie non comuni, Astrolabio, Roma).
Il processo ipnotico dell’ipnosi Ericksoniana è stato schematizzato dall’autore stesso in tre fasi:
-La preparazione che è la fase di conoscenza tra il paziente e il terapeuta. L’obiettivo principale è la formazione di un rapporto solido tra i due, che si fondi sulla fiducia, il reciproco rispetto e sulla comprensione. In questa prima fase il terapeuta raccoglie informazioni relative alle esperienze e conoscenze del paziente, vengono indagate le strutture mentali di riferimento e i sistemi di credenze. Fondamentale è l’aspettativa che il paziente ha relativamente alla risoluzione del problema, infatti aspettative positive conducono ad una più facile sospensione e modifica delle strutture di riferimento che lo costringono ad una situazione autolimitante.
-La trance terapeutica è il periodo in cui gli schemi del paziente sono temporaneamente alterati con lo scopo di aumentare la sua ricettività ad altri modelli di funzionamento mentale che contribuiscono alla risoluzione dei problemi. I principali indicatori fisiologici che segnalano lo stato di trance sono catalessi, immobilità corporea, mutata qualità della voce, chiusura degli occhi, lineamenti facciali rilassati, mancanza o ritardo dei riflessi, rallentata frequenza respiratoria e cardiaca ed altri ancora.
Valutazione e ratifica del cambiamento terapeutico ottenuto, è il momento in cui il terapeuta comunica al paziente quali sono le alterazioni del funzionamento sensoriale e percettivo. Il paziente diventa così consapevole dei cambiamenti che l’ipnosi ha riportato relativamente alla sua persona.
Tecniche di ipnosi
Per indurre l’ipnosi è necessario che lo psicoterapeuta conosca e sappia scegliere tra le varie tecniche quella più indicata ai bisogni del suo paziente. Ogni persona ha un proprio funzionamento mentale, per cui lo specialista, consapevole e dotato delle proprie conoscenze, cercherà il modo migliore e personalizzato per indurre lo stato ipnotico alla persona che si trova davanti.
Per indurre uno stato ipnotico è necessario dapprima spiegare al paziente che cosa lo attende, sfatando gli eventuali pregiudizi o le paure. In questo modo il paziente potrà affacciarsi a questa tecnica psicoterapeutica con maggior libertà di pensiero e di fiducia verso il terapeuta. Egli si sentirà a proprio agio e chi lo ipnotizza saprà trasmettergli una grande fiducia nella sua capacità di entrare in trance. Occorrerà mantenere lo stato di trance fino a quando il lavoro non sarà terminato.
Gli ambiti di applicazione della psicoterapia ipnotica sono numerosi, tra questi i principali sono:
L’ambito psicologico: disturbi d’ansia, dell’umore e depressione, i disturbi alimentari, i disturbi sessuali, tic, balbuzie, dolore cronico, dipendenze (gioco, fumo, alcool, ecc..).
L’ambito medico: disturbi cardiovascolari, dermatologici, asma, disturbi dell’apparato uro-genitale e dell’apparato digerente, cure palliative e terapia del dolore.
L’ambito della creatività personale: stimolare e dare maggiore libertà di sfogo alla creatività personale, come ad esempio nell’ipnosipedia o nello sport, per migliorare le capacità fisiche nelle prestazioni atletiche.